Tutte le dimensioni
dell’Eucaristia si rannodano in un aspetto che più di tutti mette alla prova la
nostra fede: è il mistero della presenza
“reale”. Con tutta la tradizione della Chiesa, noi crediamo che, sotto le
specie eucaristiche, è realmente presente Gesù. Una presenza – come spiegò
efficacemente il Papa Paolo VI – che è detta “reale” non per esclusione, quasi
che le altre non siano reali, ma per antonomasia, perché in forza di essa Cristo
tutto intero si fa sostanzialmente presente nella realtà del suo corpo e del suo
sangue. Per questo la fede ci chiede di stare davanti all’Eucaristia con la
consapevolezza che siamo davanti a Cristo stesso. Proprio la sua presenza dà
alle altre dimensioni – di convito, di memoriale della Pasqua, di anticipazione
escatologica – un significato che va ben al di là del puro simbolismo.
L’Eucaristia è mistero di presenza, per mezzo del quale si realizza in modo
sommo la promessa di Gesù di restare con noi fino alla fine del
mondo.
Beato Giovanni Paolo II, Mane nobiscum Domine, 2004.
*1Re 19,7.
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