"Paolo dà fastidio: è un uomo che con la sua predica,
con il suo lavoro, con il suo atteggiamento dà fastidio, perché proprio annunzia
Gesù Cristo e l’annunzio di Gesù Cristo alle nostre comodità, tante volte alle
nostre strutture comode - anche cristiane, no? - dà
fastidio. Il Signore sempre vuole che noi andiamo più avanti, più avanti, più
avanti… Che noi non ci rifugiamo in una vita tranquilla o nelle strutture
caduche, queste cose, no? Il Signore… E Paolo, predicando il Signore, dava
fastidio. Ma lui andava avanti, perché lui aveva in sé quell’atteggiamento
tanto cristiano che è lo zelo apostolico. Aveva proprio il fervore apostolico.
Non era un uomo di compromesso. No! La verità: avanti! L’annunzio di Gesù
Cristo: avanti!”
"Viviamo in un’epoca in cui si è piuttosto scettici nei
confronti della verità. Benedetto XVI ha parlato molte volte di relativismo,
della tendenza cioè a ritenere che non ci sia nulla di definitivo e a pensare
che la verità venga data dal consenso o da quello che noi vogliamo. Sorge la
domanda: esiste veramente “la” verità? Che cos’è “la” verità? Possiamo
conoscerla? Possiamo trovarla? Qui mi viene in mente la domanda del Procuratore romano Ponzio Pilato
quando Gesù gli rivela il senso profondo della sua missione: «Che cos’è la
verità?» (Gv 18,37.38). Pilato non riesce a capire che “la” Verità è davanti a
lui, non riesce a vedere in Gesù il volto della verità, che è il volto di Dio.
Eppure, Gesù è proprio questo: la Verità, che, nella pienezza dei tempi, «si è
fatta carne» (Gv 1,1.14), è venuta in mezzo a noi perché noi la conoscessimo.
La verità non si afferra come una cosa, la verità si incontra. Non è un possesso,
è un incontro con una Persona”.
«Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli
domandasse `Mi vuoi bene?´. Questo dolore, questa vergogna Un uomo grande,
questo Pietro ... peccatore, peccatore. Ma il Signore gli fa sentire, a lui e
anche a noi, che tutti siamo peccatori. Il problema non è essere peccatori: il
problema è non pentirsi del peccato, non avere vergogna di quello che abbiamo
fatto. Quello è il problema. E Pietro ha questa vergogna, questa umiltà, no? Il
peccato, il peccato di Pietro, è un fatto che con il cuore grande che aveva
Pietro, lo porta ad un incontro nuovo con Gesù, alla gioia del perdono».
(interventi di Papa Francesco alla casa S. Marta, maggio 2013)
Nessun commento:
Posta un commento