lunedì 9 aprile 2012

Con voi tutti i giorni

Marc Chagall, Il profeta Geremia, 1968

Il mistero della lontananza e vicinanza di Dio si rivela nell’esperienza del singolo. Ognuno certo diviene prima o poi consapevole di quanto sia meravigliosa la Sua vicinanza, e quanto pesante la Sua lontananza. (…) 
Anche quando tutto pare vano, e lo spirito fatica a mettere insieme le parole della preghiera, Dio è presente: infatti noi sussistiamo solo attraverso il suo esserci. Nella vita degli eremiti egiziani del deserto si racconta di uno che dopo una lunga prova della lontananza domanda: «Signore, ma dov’eri in questo tempo terribile?». Dio risponde «Più che mai vicino a te!».

Sempre Egli è vicino, essendo alla radice del nostro essere; parlando nel profondo della nostra coscienza. Tuttavia è palese che dobbiamo sperimentare il nostro rapporto con Dio tra i poli della lontananza e della vicinanza. Dalla vicinanza siamo fortificati, dalla lontananza messi alla prova. Quando si fa percepire la vicinanza di Dio è facile esser credenti; ma quando Egli è lontano, allora viene il tempo per la fede pura, che non ha altro che la parola: «Non t’abbandono!».

Romano Guardini, Accettare se stessi, Morcelliana, 2007.

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