domenica 29 giugno 2014

Paura. Per sempre.

Il discorso di Francesco partiva da una riflessione sulla provvisorietà, dopo che un giovane aveva riferito che avrebbe voluto fare il prete in via provvisoria, soltanto per dieci anni. 

"E' così, abbiamo paura del definitivo. E per scegliere una vocazione, una vocazione qualsiasi, anche quelle vocazioni 'di stato', il matrimonio, la vita consacrata, il sacerdozio, si deve scegliere con una prospettiva del definitivo. E' una parte della cultura che a noi tocca vivere in questo tempo, ma dobbiamo viverla, e vincerla".

L'omelia per San Pietro e Paolo. "Il problema della paura e dei rifugi pastorali", che rappresentano delle tentazioni anche per i pastori di oggi, che rischiano di cercare per questo l'appoggio dei potenti, è stato al centro dell'omelia di Papa Francesco in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, protettori di Roma e della Sede Apostolica. "Noi, cari fratelli vescovi - ha detto - mi domando: abbiamo paura? Di che cosa abbiamo paura? E se ne abbiamo, quali rifugi cerchiamo, nella nostra vita pastorale, per essere al sicuro?". "Cerchiamo forse - ha continuato il Pontefice - l'appoggio di quelli che hanno potere in questo mondo? O ci lasciamo ingannare dall'orgoglio che cerca gratificazioni e riconoscimenti, e lì ci sembra di stare sicuri? Cari fratelli vescovi, dove poniamo la nostra sicurezza?".

Nessun commento:

Posta un commento