sabato 15 settembre 2012

Jacopone da Todi, Stabat Mater



Addolorata, in pianto, la Madre sta presso la croce da cui pende il Figlio.
Immersa in angoscia mortale geme nell'intimo del cuore trafitto da spada.
Quanto è grande il dolore della benedetta fra le donne,
Madre dell'Unigenito.

Piange la Madre pietosa contemplando le piaghe del suo Figlio.
Chi può trattenersi dal pianto davanti alla Madre di Cristo in tanto tormento?
Chi può non provare dolore davanti alla Madre che porta la morte del Figlio?
Per i peccati del popolo suo
ella vede Gesù nei tormenti del duro supplizio.
Per noi ella vede morire il dolce suo Figlio, solo, nell'ultima ora.

O Madre, sorgente di amore,
fa chi'io viva il tuo martirio, fa ch'io pianga le tue lacrime.
Fa che arda il mio cuore nell'amare il Cristo Dio, per essergli gradito.

Ti prego, Madre Santa:
siano impresse nel mio cuore le piaghe del tuo Figlio.
Uniscimi al tuo dolore per il Figlio tuo divino
che per me ha voluto patire.
Con te lascia ch'io pianga il Cristo crocifisso finché avrò vita.
Restarti sempre vicino piangendo sotto la croce:
questo desidero.

O Vergine Santa tra le vergini, non respingere la mia preghiera,
e accogli il mio pianto di figlio.
Fammi portare la croce di Cristo,
parteci­pare ai suoi patimenti,
adorare le sue piaghe sante.
Ferisci il mio cuore con le sue ferite,
stringimi alla sua croce,
inebriami del suo sangue.

Nel suo ritorno glorioso rimani, o Madre, al mio fianco,
salvami dall'eterno abbandono.

O Cristo, nell'ora del mio passaggio fa' che,
per mano a tua Madre,
io giunga alla meta gloriosa.
Quando la morte dis­solverà il mio corpo,
aprimi, Signore, le porte del Cielo,
accoglimi nel tuo regno di gloria.
Amen.

Jacopone da Todi, Stabat Mater

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