venerdì 19 ottobre 2012

Santi silenziosi

CUORE DI MAMMA



Chiara Corbella 28 anni, si è spenta mercoledì 13 giugno, a mezzogiorno. Aveva conosciuto Enrico Petrillo a Medjugorje, e si sono presto sposati. In seguito, sono riusciti a superare sofferenze inaudite grazie a un radicato senso di Fede in Dio. Chiara, una ragazza bellissima e radiosa, si racconta in un video di due anni fa: ha una voce ferma, sicura, tremante d'emozione a tratti, ma sembra sapere qualcosa che ai più non è concesso. Rimasta incinta, scopre che la bambina è affetta da una grave forma di anencefalia. Deve dire al marito, ricoverato in ospedale, che la loro bambina non ha speranze di vivere dopo la nascita. Chiara confessa: "Non sapevo come dirlo a mio marito. Ho passato una notte terribile, e ho detto: <<Signore, mi vuoi donare questa cosa, ma perché non me l'hai fatto scoprire insieme a mio marito? Perché mi chiedi di dirglielo?>>. A quel punto ho pensato alla Madonna, che anche a lei il Signore aveva donato un figlio e gli aveva chiesto di annunciarlo a suo marito. Anche a lei il Signore aveva donato un figlio che non era per lei, che sarebbe morto e lei avrebbe dovuto vedere morire sotto la croce. Questa cosa mi ha fatto riflettere sul fatto che forse non potevo pretendere di capire tutto e subito, e forse il Signore aveva un progetto che io non riuscivo a comprendere. Ma già avviene il primo miracolo: il momento in cui lo dico a Enrico è stato un momento indimenticabile. Mi ha abbracciato e mi ha detto: <<E' nostra figlia e la terremo così com'è!>>. Nonostante tutto è stata una gravidanza stupenda, in cui abbiamo potuto apprezzare ogni singolo giorno, ogni piccolo calcio di Maria è stato un dono. Il momento in cui l'ho vista è un momento che non dimenticherò mai. Ho capito che eravamo legati per la vita. L'abbiamo battezzata, ed è stato il dono più grande che il Signore potesse farci. La piccola Maria nasce e muore dopo mezz'ora. Chiara ricorda il momento in cui Maria viene alla luce e spiega: "Se avessi abortito, non penso che avrei ricordato quel giorno come giorno di festa. Invece ricordo la gioia di quel giorno quando è nata". La gioia della maternità pensa di conservarla tutta la vita. E aggiunge: "Alle mamme vorrei dire che conta il fatto di aver avuto il dono del figlio, non il tempo che ci è riservato di stare con lui".
In seguito Chiara rimane ancora incinta, il bimbo si chiamerà Davide, anche lui è affetto da gravissime malformazioni che gli rendono impossibile la vita dopo la nascita ma, ancora una volta, la coppia decide di portare avanti la gravidanza. 
Arriva la terza gravidanza, Francesco, che risulta essere un feto senza complicazioni. Al quinto mese di gestazione Chiara scopre di avere un carcinoma alla lingua e rifiuta i cicli di chemio e radio terapia perché non ha come priorità la sua vita ma quella di Francesco e non ha dubbi: non spetta a lei decidere poiché solo a Dio è concesso, così, come ha deciso per Maria e Davide, così farà per Francesco e aspetterà la fine della gestazione per curarsi. Francesco nasce sano e bello il 30 maggio 2011. Chiara, dopo la diagnosi medica del 4 aprile che la dichiarava "malata terminale", ha chiesto a Dio non il miracolo della guarigione, ma di farle vivere questi drammatici momenti di malattia e sofferenza nella pace sua e delle persone a lei più vicine. Per questo poco prima di morire Chiara aveva affrontato un viaggio a Medjugorje, invitando anche le famiglie degli amici. Era stata una grande fatica per lei, ormai molto malata, ma finalizzata ad aiutare gli altri ad accettare il dolore, a capire ai piedi della Madonna il senso della vita qui su questa terra. Nella lettera lasciata a suo figlio e letta dal marito Enrico, Chiara ha scritto: "Vado in cielo ad occuparmi di Maria e Davide, e tu rimani con il papà. Io dal cielo prego per voi". E confida al marito: "forse la guarigione in fondo non la voglio: un marito felice e un bambino sereno senza la mamma rappresentano una testimonianza pi grande rispetto ad una donna che ha superato una malattia. E' una testimonianza che potrebbe salvare tante persone...". Al suo confessore, manda un SMS, l'ultimo: "Siamo con la lanterna accesa in attesa dello Sposo".
Così Chiara andava preparando il suo incontro con Cristo.

www.chiaracorbellapetrillo.it
Omelia di padre Vito al funerale di Chiara: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=G6kyhpcJ20c#!

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